Le imprese e i liberi professionisti (aspiranti o già operativi) che hanno intenzione di finanziare un proprio progetto partecipando ai bandi per usufruire dei fondi pubblici devono affrontare procedure burocratiche e telematiche che spesso sembrano rappresentare una barriera invalicabile. Un metodo di acquisizione delle richieste di partecipazione ai bandi particolarmente ostico e che periodicamente genera molte perplessità è quello del clickday.
I clickday prevedono l’assegnazione dei finanziamenti in base all’ordine cronologico di ricezione della richiesta fino all’esaurimento delle risorse: è una modalità che costituisce una vera e propria gara telematica.
Il 5 luglio si è svolta la prima giornata di presentazione delle domande per la partecipazione al Fondo Imprese Creative istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero della Cultura e pensato per finanziare le micro, piccole e medie imprese (nuove o già avviate) che vogliono avviare dei progetti in ambito culturale. La modalità del clickday, scelta per la ricezione delle richieste, ha generato molte polemiche: ha infatti penalizzato la Sardegna: delle 8095 richieste totali accolte solo 424 sono provenienti dall’Isola (5,23%), mentre 1176 da Lombardia e 978 dal Lazio. I fondi sono stati esauriti dopo 6 ore dall’inizio dell’accettazione delle richieste.
Anche in occasione dello stanziamento del Fondo Impresa Femminile (lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati), il 19 maggio e il 7 giugno si sono tenuti due clickday: tutti i fondi sono stati esauriti in pochissimo tempo (sono state accettate un totale di 4985 richieste).
Il sistema del clickday, da quando è stato adottato nel 2007 genera molte critiche a causa dell’evidente iniquità che lo caratterizza: premia la velocità di connessione alla piattaforma senza tenere conto del merito e della validità dei progetti, penalizzando quelle regioni e aree nazionali, come la Sardegna, che hanno un divario digitale importante rispetto ad altre. A ciò si aggiungono i problemi tecnici della piattaforma stessa, che spesso deve gestire un’enorme quantità di utenti connessi in contemporanea e procedure automatizzate di invio illecite. Il metodo del clickday rischia di essere penalizzante e iniquo, ma d’altra parte chi ne approva l’adozione sostiene che renda più difficili situazioni di favoritismo in fase di valutazione della validità dei progetti finanziabili e che permetta di snellire le procedure burocratiche a carico delle pubbliche amministrazioni perché spesso i potenziali beneficiari rappresentano un numero enorme a fronte delle poche richieste di finanziamento che possono essere accolte.
Perciò in un contesto in cui il futuro di un progetto dipende dalla tempestività dell’imprenditore nel presentare la propria domanda di finanziamento, diventa fondamentale avviare la fase progettuale parecchio tempo prima dell’apertura del bando al quale si intende partecipare, in modo tale da poter definire tutti i dettagli utili e necessari per la partecipazione allo stesso con un congruo anticipo.
ConsulProject invita tutti gli interessati alla partecipazione a bandi pubblici che prevedono l’assegnazione di contributi a prendere contatto per tempo per verificare la fattibilità del progetto imprenditoriale.